Il Museo Calouste Gulbenkian è un sito di Lisbona che in pochi conoscono ma che è un sito da visitare per le opere di inestimabile valore che custodisce. Aperto nel 1969 e gestito dall’omonima Fondazione, il Museo è nato dalla collezione privata di Calouste Sarkis Gulbenkian. Calouste Sarkis Gulbenkian (1869-1955) era un imprenditore inglese di origine armena attivo nell’industria petrolifera ma era soprattutto un grande collezionista d’arte. Arrivato in Portogallo nel 1942, durante la Seconda Guerra Mondiale, Gulbenkian aveva con sé opere di grande pregio alcune delle quali furono inviate dall’imprenditore alla National Gallery of Art di Washington affinché venissero lì custodite ed esposte.
Gulbenkian è stato uno degli uomini più ricchi del XX secolo e in 40 anni ha collezionato quasi 6000 opere creando una delle più belle collezioni d’arte private del mondo che va dall’arte egizia a quella islamica, dalla pittura rinascimentale a quella impressionista. Morto nel 1955, Gulbenkian aveva chiesto come lascito testamentario che le opere da lui raccolte fossero esposte in un centro culturale e così nel 1956 è stata creata la Fondazione che porta il suo nome. Il Museo ha aperto verso la fine degli anni Sessanta ma è stato poi restaurato nel 2001.
Il Museo Calouste Gulbenkian accoglie una collezione davvero ampia di opere che vanno dall’arte arte antica (egizia, greca e romana) a quella islamica, dalle creazioni di arte asiatica (cinese e giapponese) alla pittura europea rinascimentale. Una sala è dedicata alla pittura impressionista (Monet, Manet, Renoir), mentre un’altra alla collezione di gioielli e oggetti di René Lalique (1860 -1945). A queste si aggiungono opere delle scuole fiamminga, olandese, francese, inglese e italiana dal XVI al XIX secolo. Al piano inferiore, invece, è presente una Galleria per le Mostre Temporanee.
Il percorso di visita si snoda attraverso diverse sezioni secondo un ordine cronologico e geografico. Una prima parte è in mostra presso le Gallerie Egizia, Greco-Romana, Mesopotamica, Islamica Orientale, Armena e dell’Estremo Oriente. In quest’area oltre ad un’eccezionale collezione di monete greche sono esposti anche particolari vasi e altri oggetti di epoca romana. Per quanto riguarda l’oriente, invece, qui sono custodite porcellane e pietre dure provenienti dalla Cina, lacche e stampe originarie dal Giappone. Nelle sezione Medio Oriente e arte islamica è possibile ammirare una pregiata collezione di oggetti e manoscritti provenienti dall’Antica Persia, dalla Turchia, dalla Siria e da altri stati dell’Asia centrale.
Una seconda sezione mette in mostra l’arte europea dall’inizio dell’XI secolo fino alla metà del XX secolo. Qui il percorso comincia con opere in avorio e manoscritti medioevali, seguiti da sculture e dipinti dei secoli XV, XVI e XVII. A seguire l’arte rinascimentale italiana, le arti decorative e poi un gruppo di dipinti del pittore veneziano Francesco Guardi (1712-1793). La visita continua con i dipinti di diverse scuole realizzati da autori europei che vanno dal XVIII al XX secolo.
Una sala in particolare approfondisce la pittura impressionista con opere di grandi artisti come Monet, Manet, Renoir, Degas e molti altri. Per finire è presente la collezione di gioielli disegnata René Lalique, famoso orafo francese che ha lavorato anche per Cartier. A parte si trovano le aree dedicate alla scultura (soprattutto del XVIII e del XIX secolo), all’arazzo rinascimentale (italiano e fiammingo) e al mobile francese (periodo di Luigi XV e Luigi XVI).
L’edificio che ospita il Museo Gulbenkian è stato costruito da un team composto dagli architetti Ruy Jervis d’Athouguia, Pedro Cid e Alberto Pessoa che hanno vinto un concorso svoltosi nel 1959. L’edificio sarebbe dovuto essere “un perpetuo omaggio alla memoria di Calouste Gulbenkian, con le linee che riflettevano le caratteristiche essenziali del suo carattere: concentrazione spirituale, energia creativa e semplicità nella vita”.
Il sito scelto per ospitare la collezione è stato sin dall’inizio il Parque de Santa Gertrudes a Palhavã e alla costruzione dell’edificio hanno lavorato un gran numero di specialisti. Esternamente il museo si presenta come un robusto parallelepipedo rettangolare costruito con cemento e granito. Al suo interno, invece, oltre al sito museale si trovano un piccolo auditorium, il negozio del museo, una caffetteria e la Biblioteca d’arte.
Seguendo le tendenze dell’architettura portoghese degli anni Sessanta, il complesso è stato edificato attorno a due giardini con alte finestre che permettono al visitatore di godere sia dell’arte sia della natura esterna. Nel 2001 il Museo ha subito importanti lavori di ristrutturazione e ammodernamento e in quel periodo molti dei suoi capolavori sono stati trasferiti ed esposti al Metropolitan Museum of Art di New York.
Il costo dei biglietti per accedere al Museo Calouste Gulbenkian è il seguente:
Se volete pianificare la vostra vacanza, acquistate il biglietto online per il Museo Gulbenkian: vi garantirete l’ingresso nel giorno stabilito evitando tutte le attese.
Il Museo Calouste Gulbenkian è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00 eccetto il martedì che è giorno di chiusura. L’ultimo ingresso è consentito alle ore 17:30.
Il Museo è chiuso anche durante le seguenti festività: 1° gennaio, domenica di Pasqua, 1° maggio, 24 e 25 dicembre.
Il Museo Calouste Gulbenkian si trova vicino a Praça de Espanha, all’interno di un giardino di 7,5 ettari. I modi per raggiungere il sito sono: l’auto o i mezzi pubblici. Chi arriva in auto può parcheggiare a Parque Berna o a Praça de Espanha.
Chi viaggia in metropolitana può raggiungere il Museo tramite la linea blu (fermate São Sebastião o Praça de Espanha) e linea rossa (fermata São Sebastião).
In autobus è possibile prendere le linee Carris 716, 726, 756 (Av. de Berna), 746 (Av. António Augusto de Aguiar) e 713, 742 (Rua Marquês de Fronteira).
Infine, è importante segnalare che anche la stazione dei treni Entrecampos è situata a circa 15 minuti a piedi dalla Fondazione.
Il Museo Calouste Gulbenkian si trova all’interno del Parque Santa Gertrudes non troppo lontano dal Parco Eduardo VII. Il sito dista all’incirca 3 km dal centro di Lisbona.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.